IO, PIU’ SCEMO DI TE!

“Senza l’azione il pensiero non matura mai in verità” diceva Ralph W. Emerson.

“Se non ti concentri a ricordare che l’azione necessita di allenamento ed attenzione, l’azione stessa può finire per non servirti a niente”, aggiungo.

E lo aggiungo perché ogni giorno mi rendo conto che ne ho di strada da fare, ancora!

Così accade: mi metto in azione e il più delle volte mi pare di non concludere niente o mi trovo a fare a lotte estenuanti con me stesso. “Devo essere proprio scemo!”,  mi dico.

In effetti c’è del vero.

Quante volte (all’improvviso!) ci “vediamo” per quelli che non vorremmo MAI essere visti, né da noi stessi né, tanto meno, dagli altri? “Scemi, poco integri, per niente integri”. In quelle occasioni si prova forte imbarazzo, finanche vergogna. Tanto è grosso il peso dell’imbarazzo che nel giro di pochi istanti, con un colpo da funamboli travestiti, si prova a cancellare tutto convinti pure di averla fatta franca. In genere questi momenti vengono denominati “figure di M…”

Io, però, le chiamerei piuttosto “figure illuminanti”, nonostante mi trovi spesso nei panni del travestito da funambolo.

Non ci sarebbe niente di male, invece, nel “crogiolarsi” per almeno qualche attimo in quella visione-sensazione imbarazzante: ci servirebbe per vedere e sentire in modo più chiaro, tanto per cominciare. Beh, “crogiolarsi”, forse, è un po’ troppo…

La forza spropositata che ci fa provare quest’imbarazzo profondo, si sa, è generata dal nostro ego.

L’ego, talvolta, è come una pesante tenda posta davanti alla finestra che non fa entrare la luce: ti trovi così come costretto a muoverti in uno spazio molto ridotto e in penombra o al buio: il più delle volte, però, non ne hai la consapevolezza fintanto che non cominci a muoverti.

“Sposta la tenda, allora!”

Come fare?

Innanzitutto preparati a prendere delle testate o a procurarti qualche livido. Se procedi adagio, però, non rischierai di farti troppo male ed anzi, forse arriverai a spostare la tenda senza troppi intoppi.

Ma la tenda va spostata, per cominciare!

Suggerimento: nella prossima “figura illuminante” in cui ti troverai, prova a rimanere per tre-quattro secondi completamente immobile, senza dire o fare niente.**

Post scriptum, d’un fiato:

Scemi si diventa o scemi si nasce? Oppure scemi ci costruiamo giorno per giorno? E’ quindi un processo evolutivo di involuzione? Chi scemo “è” scemo “non diventa” perché scemo è già? Ma se è già scemo come farebbe a diminuire la sua scemenza? Diminuire la scemenza? Chi scemo è scemo non lo fa. Chi scemo è intelligente si crede. Ad aumentare la scemenza si fa sempre a tempo.  

Mettiamola così: scemo è chi privo di integrità è. Scemotti e scemottini di ogni tipo con una dis-integrità che sfiora la stupidità. Lo scemo si avvale di due strategie per rimanere in groppa al tuo culo:  la prima è quella di offrirti  una distrazione qualsiasi. La seconda è quella di proportene un’altra  un istante dopo: in breve tempo smarrisci la strada, un po’ come Hansel e Gretel nel bosco: il che poi, alla fine, non è così negativo. Ma quando ti sei sperso una volta è bene poi ricordarsi di lasciare i sassolini per terra, non molliche di pane.

Lo scemo che è in te è colui che può portarti ad aprire la tenda: ma può portarti anche a farti lanciare direttamente dalla finestra. Spera di trovarti al piano terra, in questo caso!

**Se non riesci a trovarti, di qui in avanti, in nessuna “figura illuminante” significa che sei… integralmente pieno di te, ovvero un esemplare di scemo integro.

Un caro saluto integro e pieno di affetto da un, per adesso, semi scemo che sta provando a spostare la sua tenda!

Federico

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...